Con il blocco della vendita del Chelsea, Roman Abramovich è ormai messo ufficialmente alle strette dal governo britannico. La fine del club è più che mai incerta, soprattutto dopo le ultime sconcertanti indiscrezioni che riguardano il magnate russo.
Il Chelsea si sta preparando per un cambiamento epocale ai piani alti del club, mentre la realtà dell’invasione russa in Ucraina continua sempre di più a prendere piede.
Abramovich è ormai ufficialmente nella lista degli oligarchi russi sanzionati pesantemente dal governo britannico e nonostante la sua parte nel corso degli ultimi negoziati tra Russia ed Ucraina a favore di un cessate il fuoco, la diffidenza nei suoi confronti non si è spenta. Le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni fanno luce su una clamorosa svolta che riguarderebbe il magnate.
Secondo quanto emerso infatti pare che Abramovich stia preparando un’uscita totale dall’economia del Regno Unito. Il parlamentare laburista Chris Bryant, che ha guidato l’accusa contro il proprietario dei Blues, ha confermato il fatto che Abramovich stia cercando di vendere tutti i suoi beni nel più breve tempo possibile. Si vocifera che il prezzo richiesto per l’acquisto del Chelsea sia di circa 3,5 miliardi di dollari, che è una cifra incredibilmente più alta dei 400 milioni di dollari per i quali Abramovich lo aveva originariamente prelevato.
L’uomo d’affari svizzero Wyss ritiene che, nonostante il suo patrimonio netto di 6 miliardi di dollari, il Chelsea sia troppo costoso e che cercherebbe di acquistare il club solo con un consorzio composto da sei o sette investitori. La situazione è come anticièato attualmente in stallo, ma intanto emergono clamorose indiscrezioni sui movimenti di Abramovich in giro per il mondo.
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Abramovich, ecco dove si trova l’oligarca: la clamorosa destinazione
Secondo gli ultimi rapporti, Abramovich sta ora invitando a fare offerte per il club durante questa settimana, terrorizzato dalle ulteriori pressioni dei politici inglesi sulle sanzioni ai suoi beni e alle sue finanze. È stato affermato che Abramovich abbia messo in vendita la sua proprietà privata di Kensington, del valore di circa 125 milioni di sterline. Tuttavia, potrebbe essere più difficile del previsto venderla in modo rapido.
Sportsmail ha rivelato che il proprietario russo ha trascorso del tempo negli Emirati Arabi poiché sarebbe in procinto di trasferire parte della sua ricchezza in Medio Oriente. Il suo Boeing 787-8 Dreamliner è volato a Dubai due volte durante la guerra. La prima volta il 28 febbraio, mentre il 4 marzo è andato a Mosca ed è tornato a Dubai nello stesso giorno.
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Il futuro potrebbe rivelarsi più difficile del previsto per Abramovich. La corsa per mettere in salvo il suo patrimonio potrebbe non dare i risultati sperati e questo andrebbe certamente a creare un pesante contraccolpo economico sul suo patrimonio. La strada delle sanzioni voleva probabilmente cercare proprio questo: bisognerà adesso seguire l’evoluzione del conflitto, così come delle ulteriori misure di natura economica che l’Europa potrebbe adottare. Che fine farà il Chelsea?
