Per Roman Abramovich pare che questa volta sia veramente finita: quello che è emerso nelle ultime ore ha veramente dell’incredibile, tutti sono rimasti sconvolti.
Roman Abramovich è sempre al centro delle cronache a causa delle difficoltà nel vendere il club di cui ormai è ex proprietario, il Chelsea. I tempi stringono e le ultime notizie emerse non sono certo di buon auspicio per il magnate russo.
Prosegue da oltre due mesi la telenovela che riguarda la vendita del Chelsea da parte di Roman Abramovich. L’oligarca russo è stato costretto a lasciare i Blues a causa dei suoi presunti legumi con Vladimir Putin ed è ancora in cerca dell’offerente giusto che rileverà il club.
Il consorzio guidato dall’uomo d’affari statunitense Todd Boehly è l’offerente preferito per l’acquisto del Chelsea, ma il governo del Regno Unito non permetterà che la vendita vada a buon fine a meno che non sia assolutamente certo che Abramovich non riceverà nessuno dei proventi. E questo ha creato uno stallo nella trattativa visto che il governo è a conoscenza degli 1,5 miliardi di sterline che l’oligarca russo ha prestato al club attraverso la sua società e sta cercando di riavere indietro con la vendita.
Le offerte di Sir Martin Broughton e Steve Pagliuca sono ancora molto in gioco, con entrambi i consorzi ancora interessati all’acquisto del club. Entrambi sono in attesa di rientrare nel processo qualora l’offerta di Boehly non avesse successo. I tempi stringono però visto che la scadenza della licenza che il governo del Regno Unito deve rilasciare per la vendita del Chelsea scade il 31 maggio.
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L’aiuto inaspettato che potrebbe cambiare la situazione: il danno economico è inestimabile
Il rischio è quello che Abramovich tenga duro e rifiuti di vendere il club, il che porterebbe al fallimento del Chelsea. Un’eventualità che nessuna delle parti vuole, ma è da considerare qualora non si trovi una soluzione. Nel frattempo, a causa del congelamento dei beni per via delle sanzioni imposte dal governo britannico, il miliardario russo ha altre gatte da pelare. Abramovich non riesce infatti a far fronte alle spese della Team Fusion, la società che gestisce la sua sicurezza in Gran Bretagna.
Le sue guardie del corpo devono persino comprarsi la carta igienica e pagare di tasca propria anche gli abbonamenti al wi-fi e alla tv. Non bastasse, pure gli altri vantaggi gratuiti come pane, latte, tè e caffè sono stati eliminati, mentre le case a disposizione dello staff nel quartiere di Chelsea sono passate da tre a una e anche il team di 25 persone a servizio di Abramovich è stato ridotto. Queste drastiche misure di contenimento dei costi sono state apportate da Irina Malandina, ex moglie del proprietario del club di Londra, che è intervenuta per saldare i conti della società, che costa 40mila sterline al mese e ha quindi deciso di tagliare le spese «non necessarie».
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Questa volta Abramovich sembrerebbe aver subito una forte sferzata rispetto a quello che era il suo patrimonio, e questo ovviamente andrà a ripercuotersi anche nella vendita del Chelsea. Bisognerà adesso attendere per capire come andrà a finire.