Calciomercato Juventus, a Torino hanno deciso. Bisognerà liberarsene quanto prima, tre le possibili soluzioni adottate da Cherubini e colleghi.
Ci sono dei rapporti destinati a interrompersi anzitempo e, soprattutto, a regalare molte meno gioie del previsto. Questo accade non solo nella vita di tutti i giorni ma anche in quel mondo che noi tutti amiamo e di cui quotidianamente vi raccontiamo.
Gli esempi legati alla sfera calcistica potrebbero essere più che numerosi e interessare tantissime realtà europee e italiane, in un passato più o meno recente. Basti pensare all’operazione Iturbe in casa Roma quasi una decade fa o al disastro Ancelotti in casa Napoli dopo i tantissimi proclami per Re Carlo, fresco della quarta vittoria personale in Champions League.
Ma non si dimentichi nemmeno lo scarso apporto di Nainggolan all’Inter, di Sarri alla Juventus o a tutte le altre operazioni cui abbiamo assistito in questi anni e che sicuramente ricorderete essere accomunate da un unico filo rosso. L’essere cioè state accolte con grande entusiasmo da parte dei media e delle rispettive piazze ma rivelatesi poi alla fine molto meno efficaci del previsto.
A favorire la diffusione di questo fenomeno, poi, la sempre maggiore diffusa tendenza dei club di ingaggiare giocatori di una certa età, non più in grado di assicurare una costante tenuta fisica o ancora, la non meno sviluppata abitudine, a ingaggiare parametri zero figuranti inizialmente succulenti occasioni ma rivelantesi poi tutt’altro che tali.
Calciomercato Juventus, tutte le strade portano … lontano da Torino: addio immediato e tre scenari possibili
Come da titolo, lo scenario di cui stiamo per raccontarvi interessa proprio quel mondo torinese zebrato che tante difficoltà ha vissuto in quest’ultimo triennio e che cercherà di lavorare per raggiungere nuovamente gli importanti livelli di una volta. Sulla falsariga di quanto affermato, potremmo dire che l’ingaggio di Zakaria, ad esempio, arrivato quasi a parametro zero, è stato fin qui meno fruttifero del previsto ma siamo comunque ancora a troppa poca distanza per ponderare delle valutazioni definitive.
Molto più infelici, invece , gli ingaggi di alcuni parametri zero quali Rabiot e Ramsey. Rispettivamente provenienti da Ligue 1 e Premier League, ci si attendeva da questi ultimi molto di più. Il francese è comunque fin qui riuscito a ritagliarsi uno spazio, giocando quasi sempre da titolare ma senza mai dimostrare un valore coerente con lo stipendio garantito lui (e alla mamma) da Agnelli.
Sull’ex Arsenal, invece, ci sarebbero tante cose da dire. Basti il sottolineare come sia bastato davvero poco per comprendere come la sua esperienza in bianconero sarebbe stata meno felice del previsto. Il suo punto più alto (si fa per dire) è stato toccato sotto l’egida di Sarri ma nessuno dei tre allenatori passati per Torino in queste stagioni sono riusciti a ottenere il meglio da lui.
La colpa principale è da attribuirsi a quelle sue condizioni fisiche che hanno spinto nell’ultima stagione a trovare una soluzione per ammortizzare quantomeno il non economico ingaggio percepito dal gallese. Dopo l’esperienza in Scozia ai Rangers, Aaron tornerà a Torino ma non certamente per rimanervi.
Attualmente ha un altro anno di contratto ma, come racconta “La Gazzetta dello Sport“, ci sarà nel prossimo futuro un incontro con l’entourage del centrocampista per trovare una soluzione. Le tre strade percorribili portano, comunque, ad un suo allontanamento dal momento che Cherubini e colleghi sarebbero intenzionati a venderlo ad un prezzo stracciato pur di liberarsene da un punto di vista economico. Valide anche le soluzioni di addio anticipato con buonuscita o quello del prestito per alleggerire il peso del libro paga del dottor Agnelli fino alla data del suo attesissimo svincolamento.