La Juventus sta vivendo un momento estremamente difficile, in campo così come in tribunale. L’inchiesta si aggrava e coinvolge anche l’attuale mister della Lazio Maurizio Sarri: ecco cosa sta accadendo nelle ultime ore.
I fatti si riferiscono all’annata 2019/20, quando la Juventus vinse il suo nono campionato di fila. L’allenatore in quella stagione era Maurizio Sarri, che decise di lasciare il Chelsea per accettare l’offerta bianconera.
La Juventus si sta preparando per la fondamentale sfida di domenica 3 aprile contro l’Inter, che dirà moltissimo sulle ambizioni stagionali di entrambe le squadre. Se la squadra di Allegri dovesse portare a casa la vittoria, ecco che potrebbe rientrare seriamente in gioco per il discorso scudetto.
Dopo i tre giorni di riposo concessi dall’allenatore bianconero a seguito della vittoria nell’ultimo turno contro la Salernitana, i giocatori non convocati dalle rispettive nazionali sono tornati alla Continassa ad allenarsi. Tra questi ci sarebbe dovuto essere anche Paulo Dybala, nell’occhio del ciclone per la notizia del suo mancato rinnovo con la Juventus ufficializzato negli ultimi giorni. La Joya però non si è presentato al centro di allenamento, poiché convocato negli uffici della Procura di Torino per testimoniare (come persona informata dei fatti) sull’inchiesta denominata “Prisma”.
Questa è nata a seguito dell’osservazione di plusvalenze fittizie che ha portato alla contestazione dei reati di “false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva”
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Juventus, Dybala è solo il primo: ecco gli altri testimoni
Gli indagati sono il presidente della Juve Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex Ad Fabio Paratici e altri tre dirigenti, ovvero Marco Giovanni Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato, oltre all’avvocato bianconero Cesare Gabbasio. Le ultime perquisizioni della Procura stanno valutando anche la questione relativa ai pagamenti degli stipendi dei calciatori nel marzo 2020, nel pieno della pandemia.
Dalle ultimissime indiscrezioni, sarebbero 13 i calciatori della Juventus della rosa attuale che avrebbero concordato con il club il congelamento degli stipendi per ammortizzare le difficoltà economiche del club. Tra questi ci sono Chiellini, Bonucci, Szczesny, De Sciglio, De Ligt, Alex Sandro, Danilo, Cuadrado, Rugani, Rabiot, Pinsoglio, Bernardeschi e, appunto, Dybala. L’attaccante argentino è stato solo il primo dei calciatori convocati dalla Procura, ma non sarà sicuramente l’ultimo. È emerso come, oltre a tutti i giocatori della prima squadra, avesse aderito all’iniziativa del club anche l’allora allenatore Maurizio Sarri, ora sulla panchina della Lazio.
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Per ora Sarri non è stato interpellato per testimoniare sui fatti, ma l’inchiesta è in via di sviluppo e potrebbe portare a ulteriori colpi di scena nei prossimi giorni.