Un ex calciatore della nazionale italiana ha sparato a zero sui suoi colleghi protagonisti del calcio di oggi con parole pesantissime che nessuno si aspettava.
Pesanti dichiarazioni dell’ex campione azzurro che non ha usato mezze misure verso i calciatori.
L’attacco è duro e senza remore da parte di chi, da calciatore, ha vinto svariati trofei ed è entrato nella leggenda azzurra.
Assoluta leggenda del calcio italiano, Claudio Gentile ha legato la sua carriera e i suoi successi a due maglie: quella bianconera della Juventus e quella azzurra dell’Italia. Con la Vecchia Signora ha fatto incetta di trofei con sei Serie A, due Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Coppa delle Coppe. Quello che, però, lo ha consegnato alla storia è il successo con la nazionale italiana di Enzo Bearzot nel Mundialito di Spagna ’82. Quella spedizione azzurra era partita con i peggiori auspici. Il calcio italiano veniva dall’ennesimo scossone e diverse nazionali sembravano ben più attrezzate di quella italiana. Lo stesso Gentile ha raccontato come in pochi scommettevano su una affermazione azzurra, specie dopo aver pescato Brasile e Argentina al secondo turno. Ecco le parole dell’ex azzurro a Radio Marte: “Noi siamo arrivati senza alcuna possibilità, per loro eravamo fuori già al primo turno. Poi siamo passati facendo tre pareggi. Stando con Brasile e Argentina ci diedero per spacciati, però il campo ha dato altri verdetti“.
Durante il programma radiofonico Si gonfia la rete, è stato chiesto all’ex Juve chi fosse stato più difficile da marcare tra due fuoriclasse come Diego Armando Maradona e Zico. Per l’azzurro non esiste una risposta giusta, a quei tempi erano i migliori calciatori in circolazione e c’era la consapevolezza che per chiunque sarebbe stata dura tenerli a bada.
Il campione del mondo 1982 si è poi soffermato sul calcio di oggi e sulle differenze rispetto ai suoi tempi, specie in marcatura e nei contrasti. L’ex calciatore non è stato fedele al suo cognome non risparmiando parole dure ai colleghi di oggi. Queste le sue dichiarazioni: “Con le nuove regole sarebbe diversa la marcatura? Io che ho fatto 520 partite non sono mai stato espulso per gioco violento. Oggi più che giocatori sono attori, gli metti la mano sulla spalla e si toccano la faccia“.
Duro attacco quello di Claudio Gentile che invita, dunque, i calciatori a simulare meno ed evitare sceneggiate come si faceva in precedenza.
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