L’attacco di Putin all’Ucraina ha sconvolto il mondo, ma non tutti hanno preso posizione su un tema così delicato. Gravissime sanzioni stanno per colpire un famosissimo calciatore: i tifosi sono scioccati dall’accaduto, nessuno lo avrebbe mai immaginato.
Ovunque il mondo dello sport e del calcio in particolare hanno espresso manifestazioni di solidarietà verso il popolo ucraino, soggiogato dall’invasione militare della Russia di Vladimir Putin. C’è chi però, pur essendo ucraino, ha deciso di non esporsi pubblicamente per condannare simili azioni a causa del suo lavoro.
L’invasione russa dell’Ucraina ha portato a sanzioni in tutto lo sport mondiale. Diversi atleti ucraini, tra cui Zinchenko del Manchester City e Yarmolenko del West Ham, hanno denunciato la guerra e tutte le violenze arrecate al popolo ucraino.
In particolare in Premier League, il campionato più trasmesso a livello globale, i capitani dei vari club hanno indossato e indosseranno ancora fasce gialloblù con i colori ucraini, accompagnato da un momento di riflessione e solidarietà con tifosi, giocatori e dirigenti, tutti incoraggiati a partecipare. I grandi schermi degli stadi hanno mostrato anche la scritta “Football Stands Together” sullo sfondo dei colori blu e giallo della bandiera ucraina.
Particolarmente commoventi sono state anche le parole dell’ex attaccante del Milan, Andriy Shevchenko, che ha lanciato un messaggio forte al popolo russo esortandolo a porre fine alla guerra. Le persone influenti hanno un grande potere al giorno oggi, ma non tutti scelgono di sfruttarlo preferendo non esporsi in un momento così delicato.
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“Continua a rimanere in silenzio e a lavorare con il club dell’aggressore”
La Federcalcio ucraina sta per definire le sanzioni da infliggere a uno dei suoi giocatori più rappresentativi della storia. La punizione sarà esemplare: gli verranno tolte la licenza di allenatore, le medaglie vinte in campionato e coppa in Ucraina e verrà escluso dal registro ufficiale dei giocatori della nazionale.
Si tratta di Anatoliy Tymoshchuk, 42 anni, che è stato il giocatore con più presenze nella storia dell’Ucraina, avendo collezionato 144 presenze tra il 2000 e il 2016. Ha vinto scudetti con Shakhtar Donetsk e Zenit San Pietroburgo, oltre allo storico triplete con il Bayern Monaco nel 2013. In questo momento è vice allenatore dello Zenit e né lui né il club si sono esposti pubblicamente sulla questione della guerra. Le accuse mosse verso l’ex bandiera sono quelle non solo di non aver preso posizione rilasciando dichiarazioni pubbliche a riguardo, ma anche quelle di non aver interrotto il suo rapporto lavorativo con il club russo.
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La Federcalcio ritiene che ciò danneggi l’immagine del calcio ucraino e vada contro i suoi principi di fair play ed etica. Tymoshchuk, nonostante abbia fatto la storia del suo paese, verrà punito in modo esemplare.