Andriy Shevchenko è stato per anni uno dei giocatori più forti del mondo, ma le sue ultime dichiarazioni manifestano tutta la tristezza e lo sgomento di questi giorni.
Le parole di Shevchenko hanno commosso il mondo: il campione ucraino si è raccontato mostrando a tutti il suo lato umano, che va ben oltre ai successi ottenuti durante la sua carriera da calciatore.
Andriy Shevchenko, prima di intraprendere la sua carriera da allenatore, è stato uno dei protagonisti principali sui campi da calcio nei primi anni 2000. Prelevato dal Milan nel 1999 dalla Dinamo Kiev, ha fatto gioire per ben 175 volte i tifosi rossoneri con i suoi gol di magistrale fattura.
Con il suo maestro in panchina, Carlo Ancelotti, Shevchenko ha vinto tutto quello che poteva vincere: un campionato, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Champions League da protagonista nel 2003, quando segnò l’ultimo e decisivo rigore contro la Juventus di Marcello Lippi. Il campione ucraino sta però vivendo giorni davvero difficili a causa della guerra mossa dalla Russia verso il suo paese.
Il 45enne è rimasto a Londra durante il conflitto per aiutare a guidare l’appello per ottenere aiuti umanitari e ha messo a nudo la portata delle atrocità di cui ha sentito parlare attraverso la sua famiglia.
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“Dobbiamo cercare di fermare in tutti i modi questa tragedia”
Shevchenko, visibilmente commosso, ha ammesso come la sua famiglia si sia rifiutata di lasciare l’Ucraina durante l’invasione russa. L’ex allenatore del Genoa ha raccontato come la situazione nel suo paese sia drammatica, tra città bombardate e bambini uccisi ogni giorno. Un incubo dal quale Shevchenko e tutto il resto del mondo sperano di svegliarsi presto.
Il fuoriclasse ucraino ha dichiarato anche come il calcio abbia perso ogni importanza per lui data la situazione del suo paese, ma ha pienamente appoggiato le decisioni degli organi dello sport di sospendere la Russia dalle partite internazionali a tempo indeterminato e di estromettere le squadre russe dalle competizioni europee in questa stagione. Tuttavia, Shevchenko ha aggiunto che si dovrebbe andare ancora oltre. Infatti gli atleti russi, anche se non sotto la bandiera del loro paese, potranno ancora partecipare ai Giochi Paralimpici Invernali, che inizieranno alla fine di questa settimana.
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Concludendo, l’ex Milan ha annunciato di aver aperto una campagna di beneficienza per inviare supporto economico alle vittime della guerra. La speranza è, con l’aiuto di tutti, di far cessare al più presto le atrocità della guerra.