L’Italia di Roberto Mancini continua nel suo periodo di crisi, partito subito dopo la vittoria degli Europei e che sembra non voler terminare.
Dopo la clamorosa vittoria ad Euro2020, l’Italia di Roberto Mancini è sprofondata in un baratro che non sembra voler finire.
Le mancate vittorie contro Bulgaria, Svizzera (due volte) ed Irlanda del Nord hanno portato, come tutti sappiamo, gli azzurri a giocarsi i play-off di accesso ai Mondiali, dove gli azzurri sono stati eliminati dalla Macedonia, vittoriosa al Renzo Barbera di Palermo con un gol arrivato allo scadere.
Una maledizione confermata in parte anche nelle ultime uscite di Nations League: gli azzurri sono riusciti sì a fermare una volta la Germania e l’Inghilterra e a battere l’Ungheria, ad ora prima nel girone, ma nel ritorno contro i tedeschi hanno preso una pesantissima batosta, subendo 5 gol dagli uomini di Flick e riuscendone a fare solo 2 sul risultato già deciso.
Un momento di crisi della nazionale Italiana testimoniato anche dalle parole del CT degli azzurri Roberto Mancini, che ha espresso la sua forte preoccupazione durante “Eccellenze Marchigiane a confronto”, facendo il punto sul movimento calcistico italiano in generale.
“Non abbiamo molte alternative quindi dobbiamo cercare velocemente dei giovani anche non molto conosciuti o che non giocano ad altissimo livello ma che abbiano le giuste qualità e che possano venire utili alla causa della Nazionale e di tanti club” commenta il tecnico, che poi continua parlando dei giovani visti nelle ultime partite della Nations League: “Abbiamo portato molti ragazzi che sono anche bravi ma non hanno esperienza. Alcuni di loro giocano ancora a livello giovanile, gli manca di non poter giocare con gente più grande per poter migliorare. In ogni caso sulle qualità fisiche ci si può lavorare dopo, a noi interessa la qualità”
Anche dal punto di vista comportamentale Mancini non può lamentarsi dei ragazzi con cui ha avuto a che fare: “Sono tutti bravi ragazzi, possono fare qualche cavolata ma poi capiscono che con l’alzarsi del livello bisogna essere seri e impegnarsi. Facendo il calciatori si può migliorare sempre, anche a 30 anni, ci sono grandi margini. I nostri ragazzi hanno un ottimo futuro e lo hanno mostrato quando hanno avuto la possibilità di giocare, come Zaniolo. In Spagna e in Inghilterra i giovani giocano in prima squadra già da tre anni, fa la differenza”. Mancini dice anche che contro la Germania avrebbe voluto schierare i giocatori visti all’Europeo, ma che questi erano stanchissimi ed utilizzare loro gli avrebbe precluso di valutare i giovani.
Un commento anche sulla decisione di non lasciare la panchina della Nazionale dopo non aver centrato la qualificazione a Qatar2022: “In un anno e mezzo abbiamo vinto quasi sempre e abbiamo vinto un Europeo, è stato straordinario. Poi la sfortuna si è messa di traverso, situazioni negative tutte insieme. Ora posso rifarmi, davanti a noi ci sono quattro anni importanti, nessuno può sapere se vinceremo ancora gli Europei o il Mondiale 2026”.
Dopo il trionfo europeo gli azzurri erano infatti riusciti anche a stabilire il record per partite consecutive senza sconfitte, superando Spagna e Brasile a quota 35 e assestandosi a 37, record poi superato dall’Algeria a quota 43. Una nazionale che ha vissuto di picchi altissimi e picchi bassissimi, che non riesce a trovare una continuità che i tifosi vorrebbero. Vedremo se con questi giovani Mancini riuscirà ad ottenerla.
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