Hanno fatto discutere e non poco in casa Milan le pesanti dichiarazioni rilasciate contro il trequartista del Milan ma di proprietà del Real Madrid Brahim Diaz. L’ambiente è spaccato e si temono ripercussioni in vista della prossima stagione.
Stefano Pioli sta cercando di ricreare quell’alchimia che ha permesso di vincere lo scudetto, ma le pesanti critiche che arrivano dall’esterno non stanno aiutando il suo lavoro.
Continua a essere un’estate sui generis per il Milan che, dopo l’incredibile vittoria dello scudetto nella passata stagione, sperava di vivere momenti migliori. I problemi per il passaggio delle quote di maggioranza da Elliott a RedBird ha creato un effetto domino negativo. Infatti ciò ha portato Paolo Maldini e Ricky Massara, due dei principali artefici dell’anno scorso, a firmare il rinnovo di contratto solamente nell’ultimo giorno valido.
Di conseguenza anche il calciomercato in entrata ne ha risentito. Il Milan è partito in ritardo rispetto alle altre e si è vista sfuggire (o quasi) due dei principali obiettivi da tempo: Sven Botman, che ha firmato per il Newcastle, e Renato Sanches, a un passo dal PSG. Inoltre negli ultimi giorni hanno fatto rumore le accuse mosse contro il trequartista spagnolo di proprietà del Real Madrid ma in prestito ai rossoneri Brahim Diaz.
Dopo un ottimo inizio di stagione, il classe ’99 è piano piano sempre più sparito dai radar perdendo spesso il posto da titolare ai danni di Kessié prima e Krunic poi. Dotato di grande rapidità e tecnica nello stretto, Diaz ha però dimostrato di non essere ancora pronto per prendersi il ruolo di trequartista in una big. Pioli ci sta lavorando perché crede in lui e spera fermamente che questa possa essere la stagione della sua esplosione definitiva.
L’ex leggenda rossonera non le manda a dire: che polemica!
L’acquisto di De Ketelaere e il ritorno di Adli dopo l’anno in prestito al Bordeaux potrebbero togliere ulteriormente spazio al fantasista spagnolo. Ciò sarebbe molto curioso visto il pesante numero di maglia indossato: il 10. Un numero che rappresenta la qualità, la classe, e che nella storia del Milan ha avuto predecessori illustri. Uno di questi è Dejan Savicevic, ribattezzato il “Genio” per l’estro e le genialità delle sue giocate.
Il montenegrino, dopo aver esaltato Pioli e il gruppo per il lavoro compiuto nella scorsa stagione, ha commentato laconicamente la scelta di assegnare una maglia così prestigiosa a Brahim Diaz. “Lasciamo perdere”, ha detto Savicevic, scatenando le reazioni dei tifosi sui social. La platea virtuale rossonera è molto divisa: da una parte c’è chi condivide l’opinione di Dejan, dall’altra c’è chi fa notare che ogni confronto coi top player dell’epoca d’oro milanista è improponibile oggi e che queste dichiarazioni non aiutino né il ragazzo né tutta la squadra di Pioli.
Insomma, dividere un ambiente nel quale il gruppo è stata la vera arma in più non è mai una buona idea. Certo è che Brahim Diaz dovrà dimostrare a tutti nella prossima stagione di meritare di indossare non solo la numero 10, ma in generale la maglia di un club come il Milan.