Le parole che Paolo Maldini ha rilasciato al termine della vittoria dello scudetto del Milan hanno fatto il giro del web: i tifosi rossoneri possono gioire.
Con la vittoria per 0-3 rifilata al Sassuolo il Milan si è laureato Campione d’Italia undici anni dopo l’ultima volta battendo l’agguerrita concorrenza dell’Inter.
Il Milan di Stefano Pioli arrivava alla partita del Mapei Stadium con due risultati su tre disponibili, ma la pressione di non poter in alcun modo sbagliare contro una squadra tecnica come il Sassuolo poteva in qualche modo condizionare i giovani calciatori rossoneri. E invece fin dai primi minuti si è capito come ciò non sarebbe accaduto, vista la tenacia e il furore agonistico con cui sono scesi in campo.
Sono tante le occasioni create dalle parti di Consigli nei primi minuti e non finalizzate dal Milan, che però al 17′ trova il gol del vantaggio. Leao ruba palla a uno svagato Ahyan e si invola verso l’area di rigore neroverde, mette al centro per Giroud che da bomber vero insacca. I rossoneri volano sulle ali dell’entusiasmo contro un Sassuolo che soffre maledettamente le accelerate soprattutto di Leao.
L’attaccante portoghese è il protagonista assoluto del primo tempo. Poco dopo la mezz’ora di gioco approfitta dell’errore di Ferrari, gli sguscia via sull’esterno in rapidità e serve nuovamente Olivier Giroud che, come prima, non può sbagliare. Passano solo pochi minuti e ancora Leao, questa volta da destra, passa all’indietro per la corrente Kessié che firma lo 0-3. Tifosi in estasi e partita già chiusa nel primo tempo. Nella seconda frazione il Milan si limita a gestire fino al 90esimo minuto, quando ha inizio la festa rossonera.
Uno dei grandi protagonisti della cavalcata vincente della squadra è stato senza ombra di dubbio Paolo Maldini. Il direttore tecnico rossonero, assieme alla preziosa collaborazione di Ricky Massara, ha portato a Milanello giovani calciatori a prezzi molto contenuti che hanno accresciuto il loro valore in pochissimo tempo. Maignan, Kalulu, Theo Hernandez, Tonali e Leao sono solo alcuni dei protagonisti assoluti acquistati da Maldini nelle ultime sessioni di mercato.
Al termine del match, l’ex bandiera del Milan si è lasciato andare a tutte le emozioni che provava dentro di sé. Sulla domanda riguardo a come questa squadra sia nata e cresciuta in modo così esponenziale da permettere di vincere uno scudetto, Maldini ha risposto: “L’idea era quella di una squadra giovane, veloce e coraggiosa. Io dico sempre che il Milan ha tradizione e arriva primo perché ha cultura di lavoro e di sconfitta. Ha un equilibrio diverso da altre realtà”. Parole che sanno di sentenza e che motivano il fatto di come una squadra non data a inizio anno come possibile pretendente al titolo abbia invece vinto.
D’altronde Maldini di vittorie se ne intende, e dopo gli innumerevoli trionfi da calciatore ha potuto festeggiare anche il suo primo da dirigente.
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