L’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter ha rilasciato un’intervista in cui ha rivelato un retroscena che lo collega al Napoli di Spalletti.
Il centrocampista belga Radja Nainggolan è stato uno dei giocatori più forti delle recenti annate del campionato italiano.
Arrivato in Italia al Padova, dopo aver esordito in A con la maglia del Cagliari ha fatto vedere le cose migliori con la maglia della Roma, grazie anche al suo rapporto con Luciano Spalletti, che lo ha trasformato in un centrocampista totale, capace di abbinare al meglio fase difensiva e offensiva e di segnare addirittura undici gol nella stagione 2016-2017.
Spalletti lo ha portato anche all’Inter, anche se con i nerazzurri non è mai sbocciato l’amore. Nonostante i sei gol in campionato e uno in Champions League il suo atteggiamento fuori dal campo lascia perplesso l’ambiente nerazzurro e l’anno dopo il belga torna al Cagliari.
È proprio il belga a svelare un retroscena che poteva portarlo al Napoli, dando probabilmente una svolta totalmente diversa alla sua carriera.
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Un dettaglio sconosciuto, ecco il perché del rifiuto clamoroso
Nel 2014 Nainggolan si trasferì dal Cagliari alla Roma per 18 milioni di euro complessivi. Una cifra ben spesa per un giocatore che rese alla grande con la maglia giallorossa. Come rivelato proprio dal centrocampista però, quella stessa stagione lo aveva cercato anche il Napoli: “La scelta della Roma non fu solamente economica. Ero molto legato alla piazza di Cagliari e ho pensato fosse meglio andare alla Roma rispetto al Napoli per una questione di rispetto nei confronti dei tifosi sardi”.
Quell’anno sulla panchina del Napoli sedeva Rafa Benitez, che con i partenopei nel 2014 riuscì a vincere la coppa Italia e la supercoppa Italiana. Forse quello che è mancato al Nainggolan nei tanti anni di Roma sono stati proprio i trofei.
Radja analizza anche il momento attuale del Napoli del suo Spalletti: “Il pareggio con la Roma rende difficili le ambizioni scudetto. Quest’anno poteva veramente essere l’anno buono, ma in casa ha perso troppi punti”. Sono in effetti addirittura cinque le sconfitte subite in casa dagli azzurri.
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Il belga spiega anche la differenza tra la sua figura e quella dell’attuale trequartista utilizzato dal tecnico toscano: “Zienlinski ha molta più qualità di me, io ero il primo a fare pressing insieme all’attaccante. Spalletti era abituato più a giocare con un trequartista alla Totti”. Poi prosegue citando un record di cui va fiero: “Quell’anno alla Roma abbiamo registrato il miglior punteggio della storia dei giallorossi in Serie A, non male direi”. Senza dubbio un’epoca a cui i tifosi sono legati con grande affetto e che sperano possa tornare quanto prima.