Il caso riguardante quello che è ormai è l’ex patron del Chelsea, Roman Abramovich, si aggrava: l’oligarca è in pericolo di vita, emersi sconcertanti dettagli nelle ultime ore.
Il suo ruolo nelle negoziazioni tra Russia ed Ucraina ha lasciato di stucco tutti: nessuno poteva immaginare che l’oligarca potesse rivestire un ruolo di primo piano in una questione così rilevante per la sicurezza mondiale.
Ecco la gravissima circostanza emersa nelle ultime ore
La situazione di Roman Abramovich, negli ultimi tempi, è tutt’altro che rosea. Il conflitto in Ucraina lo coinvolge in prima persona per svariati motivi, tra questi sicuramente le sanzioni che i governi occidentali stanno infliggendo ai russi. Il magnate si è trovato costretto a mettere in vendita il Chelsea, che da quando lui è presidente, si è affermata tra le grandi del calcio europeo.
Ma anche a trasferire tutti i suoi beni in Turchia, con i suoi yacht nascosti per evitarne il sequestro. La vendita dei blues, per di più, non gli frutterebbe alcun ricavo, dato che le sanzioni hanno colpito anche in tal senso ed anche perché lui stesso ha garantito che i proventi andranno devoluti a sostegno delle famiglie delle vittime di guerra.
Negli ultimi giorni si è fatta strada la voce che il magnate russo voglia spostare i suoi investimenti nel campionato turco, data la difficoltà a proseguire i suoi business in Inghilterra. Quindi sarebbe soltanto un ‘arrivederci’ al calcio e non un addio. Certo è che ormai la sua esperienza in Inghilterra può considerarsi terminata. Tuttavia non è possibile sapere cosa riserverà il futuro al magnate russo così pesantemente coinvolto nella situazione del conflitto da diventare un possibile obiettivo da eliminare.
LEGGI ANCHE -> Chelsea, ex bomber confessa una pesante verità: ‘Abramovich? Ecco cosa succederà’
Il ruolo di Roman Abramovich nelle trattative: la sconcertante verità sulla sua salute
Il ruolo dell’oligarca russo nelle trattative tra Russia e Ucraina resta ancora di primo piano, ma ultimamente la situazione sembra essersi aggravata. Roman Abramovich, infatti, ha partecipato attivamente nei negoziati tra i due paesi in conflitto, tanto che lo stesso premier ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di sospendere le sanzioni nei suoi confronti.
LEGGI ANCHE -> Il bomber è ad un passo dal Milan: l’incredibile soffiata di Klopp spiazza tutti
Proprio a margine dei negoziati di pace, secondo il Wall Street Journal, Abramovich e altri due delegati ucraini hanno avuto sintomi da avvelenamento come: lacrimazione continua, arrossamento degli occhi e desquamazione su volto e mani. Secondi i pareri di quest’ultimi, pare che a colpire siano stati i falchi di Mosca, con l’intento di sabotare le trattative di pace portate avanti proprio da Roman Abramovich. Insomma, pare che il ruolo dell’oligarca russo come mediatore di pace non sia proprio andato a genio ai suoi connazionali e c’è da temere che in futuro una evenienza simile possa ripetersi.