Nella serata di martedì 14 giugno l’Ungheria ha battuto con un netto 0-4 l’Inghilterra e confermandosi al primo posto del Gruppo 3 di Nations League.
Doveva essere la vittima sacrificale del Gruppo 3 di Nations League, invece dopo quattro partite l’Ungheria è prima nel girone con Germania, Italia ed Inghilterra.
La squadra allenata dall’italiano Marco Rossi, che in Italia è stato al Lumezzane, Pro Patria e Spezia sta riuscendo in un’impresa incredibile, considerando che nel girone conta le ultime due finaliste ad Euro2020 e la sempre temibile Germania.
In questa spedizione di Nations League gli ungheresi hanno battuto per ben due volte l’Inghilterra (1-0 all’andata e 0-4 al ritorno), pareggiato 1-1 con la Germania e perso solo contro gli azzurri di Roberto Mancini, conquistando così 7 punti in totale fino a questo momento.
Una squadra che aveva già impressionato negli scorsi campionati europei, dove era sì uscita all’ultimo posto ma nel Gruppo F, girone di ferro con Germania (campione del mondo nel 2014), Portogallo (campione d’Europa nel 2016) e Francia (campione del mondo nel 2018) e riuscendo a pareggiare contro i tedeschi per 2-2 e contro i francesi per 1-1 e tenendo inchiodato il Portogallo sullo 0-0 per 84′ (prima di subire la doppietta di Rafa Guerreiro e il gol di CR7 per lo 0-3 finale).
Nella serata di ieri sono bastati appena 15′ agli ospiti per sbloccare il risultato. Ci ha pensato Sallai che ha stoppato una palla vagante in area di rigore e l’ha sbattuta alle spalle del portiere dell’Arsenal Ramsdale.
Il duello tra i due si ripropone anche nella ripresa e lo vince sempre il trequartista ungherese con la maglia numero 20. Questa volta gestisce al meglio il pallone di Adam e con l’esterno destro buca l’avversario sotto le gambe.
L’Inghilterra prova a riaprirla ma colpisce una traversa con Kane e pochi minuti dopo subisce il colpo del KO con la rete di Nagy che scarica in porta un violento sinistro da fuori area. All’81’ arriva il cartellino rosso per Stones e l’Ungeria cala il poker all’89’ con il pallonetto di Gazdag su assist bellissimo di Nagy.
Dopo la partita Marco Rossi si è lasciato andare ad una dichiarazione forte ma probabilmente veritiera: “Quando ho accettato il lavoro ho detto al presidente e al primo ministro ungherese che avrei voluto lasciare un segno prima di andare via, e possiamo dire che ci sono riuscito. Prima o poi tutti muoiono, quando lo farò io credo che negli stadi ungheresi ci sarà un minuto di silenzio per ricordare quello che ho fatto. Per me è un grande traguardo”. Sono le parole di un allenatore che ha preso una squadra piccola e l’ha fatta competere al meglio contro le grandi potenze europee.
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