Il calciatore svedese in forza al Milan ha parlato del suo addio al calcio, spiazzando tutti con la sua decisione.
Nato a Malmo, in Svezia, il prossimo 3 ottobre, l’attaccante rossonero Zlatan Ibrahimovic compirà la bellezza di 41 anni.
Sono passati quasi 21 anni da quell’8 agosto 2001, data in cui Ibrahimovic fece il suo esordio nel calcio dei grandi, in un’Ajax – Celtic di qualificazione alla Champions League (fallita dai Lancieri in quell’occasione).
Da quel momento, Ibrahimovic ha vissuto una carriera ad altissimi livelli, cambiando spesso squadra, vincendo trofei e lasciando il segno in qualsiasi squadra abbia militato. Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, il Malmo, Ibra ha giocato in squadre del calibro di Ajax, Juventus, Inter, Milan, Barcellona e Paris Saint-Germain in Europa, concedendosi anche una parentesi in MLS, precisamente ai Los Angeles Galaxy.
4 trofei con l’Ajax (tra cui 2 scudetti), 16 con il PSG (tra cui 4 scudetti), 3 con il Manchester United, 5 con il Barcellona (1 scudetto e un mondiale per club), 5 con l’Inter (3 scudetti) e 2 con il Milan (1 scudetto, l’ultimo rossonero). È questo il ghiotto bottino che l’attaccante svedese ha portato a casa nella sua carriera. Un’avventura ricca anche di trofei singoli, dato che Ibra ha vinto anche il Premio Puskas nel 2013 (con la rovesciata contro l’Inghilterra), oltre a 7 titoli di capocannoniere del campionato, varie incoronazioni come miglior giocatore dell’anno in Svezia e tanto altro ancora.
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L’unico trofeo che manca nella sua bacheca è la tanto ambita Champions League, che Ibrahimovic ha inseguito per tutta la sua carriera senza mai riuscire a raggiungere, nonostante i numerosi top club con cui ha giocato. Per inseguirla è andato via dall‘Inter (nel famoso scambio che portò Samuel Eto’o in nerazzurro) per arrivare al Barcellona campione di tutto la stagione precedente, subendo l’atroce beffa di vedere la sua ex squadra campione di tutto a sua volta. Beffa che si è ripetuta l’anno dopo, quando Ibra ha lasciato i blaugrana per approdare al Milan, vedendo nuovamente la sua ex squadra vincere la Champions.
Nonostante questa defezione, la carriera di Ibra resta incredibile, come certificano le sue 807 partite e quasi 500 gol (492 attualmente). Lo svedese potrebbe però essere vicino al ritiro; ne ha parlato in un’intervista.
Ibrahimovic è tornato al Milan a gennaio 2020 dopo le due stagioni in rossonero che aveva vissuto tra il 2010 e il 2012, prima di trasferirsi al PSG. Dal suo ritorno Ibra ha giocato un ruolo fondamentale per riportare il Milan di Pioli ad alti livelli, venendo però spesso fermato da numerosi infortuni.
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Nonostante ciò, Ibra non ha intenzione di ritirarsi. Come ha comunicato in conferenza stampa, da quando è tornato al Milan è mancata solo una cosa ai rossoneri: vincere trofei. Ed è proprio questo lo scopo di Zlatan, che non si arrenderà fino a quando non sarà riuscito a riportare almeno un titolo nella Milano rossonera.
Un sogno che già nella precedente esperienza era riuscito a realizzare, grazie alla conquista dello scudetto 2010/2011 e della Supercoppa Italiana l’anno successivo. Quest’anno il Milan è ancora in corsa in Coppa Italia e in campionato, e Ibra farà di tutto per vincere almeno una delle due cose, per poi decidere se ritirarsi o continuare a giocare e a segnare.
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