Mario Balotelli non smette di far parlare di sé, e rilascia delle dichiarazioni che non fanno piacere ai nerazzurri.
Mario Balotelli è sempre stato famoso per le sue vicende fuori dal rettangolo verde di gioco, tanto da essere etichettato come bad boy
Il 31enne palermitano, di origini ghanesi, è cresciuto nelle giovanili di Lumezzane ed Inter, dove ha cominciato la sua carriera vincendo tutto quello che si poteva vincere nel 2010. Ed è forse stato proprio questo che ha condannato Balotelli ad una carriera al di sotto delle aspettative.
In nerazzurro Mario aveva fatto vedere grandissime cose, rivelandosi una pedina molto importante per l’Inter di Mancini prima e di Mourinho poi. Dopo tre anni e altrettanti scudetti, una supercoppa Italiana, una coppe Italia ed una Champions League, dall’Inter si trasferisce in Inghilterra, a Manchester, sponda City, per circa 30 milioni di euro, voluto proprio da Roberto Mancini che lo aveva lanciato all’Inter. A Manchester vince la FA Cup nel 2011 e il clamoroso scudetto del 2012, con l’assist decisivo per il gol di Kun Aguero, che è valso un titolo incredibile.
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Una lunga storia d’amore: il tira e molla con Milano
Nel 2013, dopo varie liti con Mancini e comportamenti non proprio impeccabili, torna in Italia, sempre a Milano ma sponda rossonera, per circa 20 milioni di euro. Quella milanista rimane l’ultima parentesi positiva, prima di un lungo declino. Dopo due stagioni al Milan si trasferisce al Liverpool per 20 milioni, ma con i Reds segnerà appena 4 gol.
Torna al Milan in prestito, segnando appena 3 gol in 23 partite. Finisce poi al Nizza, Marsiglia, Brescia e Monza, prima di trasferirsi in Turchia, all’Adana Demirspor.
Di recente è però nel giro della nazionale maggiore, venendo convocato dal CT Roberto Mancini che vede in Balotelli una possibile soluzione alla mancanza di gol della nazionale Italiana, sperando di riuscire a centrare la qualificazione. Proprio alcune parole sul suo passato con Mancini fanno infuriare i tifosi dell’Inter.
Altro che la Champions con l’Inter
Intervistato dal The Athletic, Mario Balotelli ha spiegato che il suo titolo più emozionante non è stato la Champions League (sebbene ammette che sia quello più importante) con la squadra nerazzurra, bensì quello ottenuto con il Manchester City di Roberto Mancini.
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In effetti quel titolo è arrivato nella maniera più incredibile, con Man City e Man Utd a pari punti fino all’ultima partita, e con i Citizens sotto in casa contro il QPR al 90′. I gol di Dzeko al 92′ e di Aguero al 94′, su assist proprio di Mario, hanno regalato ai tifosi un sogno che mancava da oltre 44 anni.
Quello rimane anche l’ultimo titolo della carriera di Mario Balotelli che, come da sua ammissione, con la sua maturità odierna sarebbe stata diversa: “Con la testa di ora avrei potuto vincere un pallone d’oro” confessa Mario.