Durante la stagione attuale, Edinson Cavani non sta trovando gli spazi desiderati e potrebbe essere giunto alla fine della sua esperienza inglese. Momento giusto per il ritorno?
Solo 13 presenze e 2 gol in tutte le competizioni per il Matador, Edinson Cavani. Numeri di una stagione non all’altezza del fenomeno uruguagio che abbiamo imparato a conoscere nel nostro campionato con la maglia del Napoli.
Arrivato a Manchester nell’ottobre 2020 a titolo gratuito, quando sulla panchina dei Red Devils c’era Ole Gunnar Solskjaer, il 34enne ha collezionato con la squadra di casa ad Old Trafford 52 presenze e 19 reti in tutte le competizioni, partendo però da titolare solo in 27 occasioni e completando tutti i 90′ solo 15 volte.
I numeri certificano un amore mai sbocciato del tutto con il calcio inglese, per un attaccante abituato ad essere protagonista e segnare montagne di gol con tutti i club con cui ha giocato.
Al Palermo, prima squadra che lo portò in Europa nel 2007, prelevandolo dalla squadra in cui è cresciuto (il Danubio, in Uruguay), ha timbrato il cartellino 37 volte in 117 partite. Ma i numeri impressionanti sono quelli che ha registrato con le maglie di Napoli e PSG.
Con i partenopei ha giocato 138 partite segnando la bellezza di 104 gol. Con i parigini, che lo presero dal Napoli per la cifra da capogiro di 65 milioni di euro, sono 301 le presenze totali e 200 in gol segnati.
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A Parigi ha vinto tanto, 6 campionati di Francia, 2 di questi laureandosi capocannoniere e 16 altre tra coppe di Francia, di lega e supercoppa, ma è la sua avventura a Napoli che è stata certamente la più incredibile dal punto di vista personale, con un rapporto in simbiosi con la città che tanto lo ha amato (tanto che l’ex moglie vive ancora lì) e che tanto ha sofferto quando lo ha visto andare via dopo 3 stagioni in maglia azzurra.
Con i partenopei ha vinto (decidendola in finale) una coppa Italia contro la Juventus nel 2012, oltre al titolo di capocannoniere nella stagione 2012/2013. Nei 3 anni al Napoli l’uruguagio ha siglato un poker (quello del “mostro” contro il Dnipro) e ben 8 triplette, nemmeno tanto banali, dato che sei di queste sono arrivate contro Juventus, Milan, Lazio (2), Roma e Inter. Numeri pazzeschi che dimostrano la grandezza di un attaccante mostruoso.
È il momento del ritorno a casa?
I numeri della sua avventura al Manchester United non sono certo fonte di gioia per Cavani, che potrebbe lasciare il club a fine stagione per tornare a casa sua in Sud America. Il malcontento del Matador è stato confermato anche dal padre di Cavani, che in una recente intervista durante la trasmissione Superfutbol ha dichiarato l’intenzione del figlio di tornare alle origini.
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La squadra con cui l’uruguagio ha già avuto contatti è stato il Boca Juniors del vice-presidente Juan Roman Riquelme, una delle squadre più importanti d’Argentina, che sicuramente garantirebbe a Cavani un finale di carriera di altissimo livello, permettendogli di tentare l’assalto alla Copa Libertadores, lui che nella sua carriera non è riuscito a portare a casa la tanto ambita Champions League.
Il contratto di Cavani scade il prossimo giugno e, in caso di mancato, anche qualche club Europeo potrebbe tentare l’assalto. Vedremo se Edinson si lascerà convincere o la sua intenzione di tonare in Sud America, per stare vicino ai suoi affetti, avrà la meglio.