Il presidente della Liga, Tebas, vuole portare avanti l’azione legale contro i club-stato, considerati immuni alle leggi del calcio e che il calcio stanno rovinando.
La questione è seria, così come l’azione legale intrapresa da Javier Tebas, presidente della Liga.
Dalla Spagna non si placa il ripudio contro il Psg e il Manchester City simboli di club-stato che infrangono i veri valori sportivi ed economici del calcio. Javer Tebas, presidente della Liga, non intende tirarsi indietro nella sua battaglia legale contro il Paris Saint Germain.
Il presidente ha già avviato e affidato, all’avvocato Juan Branco di Parigi, delle procedure per contestare il rinnovo triennale con il club parigino di Kylian Mbappé. Il giocatore francese sembrava avesse accettato la proposta di trasferimento del Real Madrid, ma dopo una serie di pressioni e di offerte al rialzo, il giocatore ha optato per continuare la sua esperienza sotto la Tour Eiffel.
L’avvocato ha da subito chiarito che non c’è nessun problema con Mbappé o della sua scelta, ma il vero bersaglio è il sistema che non segue le regole falsando la concorrenza.
Tebas non ci sta, ecco cosa vuole fare
Negli ultimi anni il presidente della Liga ha visto andare via tanti campioni, in particolare dei due attaccanti del Barcellona: Messi e Neymar. Campioni che hanno sposato il progetto, o i soldi, del Psg.
Branco ha spiegato che l’azione legale è divisa in fasi, per prima cosa l’avvocato chiederà formalmente alla ministra dello sport francese di intervenire nei confronti della Lega francese affinché, in nome della missione pubblica che le compete per delega dalla Federcalcio, non registri il contratto di Mbappé.
“In caso di mancata risposta, molto probabile, portiamo la Lega in tribunale amministrativo e al Consiglio di Stato“. Contemporaneamente si solleciterà la Commissaria europea alla concorrenza in modo che possa vigilare sul rispetto delle regole e si impegni ad armonizzare la concorrenza del calcio, applicando un metodo di controllo dei bilanci dei club comune.
Infine l’ultima fase sarà: “Denunceremo davanti alla Corte Europea il mancato rispetto degli articoli che impediscono l’abuso di posizione dominante, l’intesa per falsificare la concorrenza e gli aiuti di stato. In sintesi ad ogni tappa chiederemo la semplice applicazione delle leggi che basterebbero per far rispettare l’equità sportiva”.