L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha rivelato un clamoroso retroscena che giustifica la sua rabbia dopo la gara con la Juventus: quello che ha raccontato è incredibile.
La partita fra Juventus ed Inter è stata ricca di episodi e di proteste: a fine partita, Simone Inzaghi ha espresso il proprio nervosismo citando anche Massimiliano Allegri.
Come da tradizione, Juventus-Inter ha alimentato le polemiche e se ne parlerà per diverso tempo. La formazione di Simone Inzaghi ha espugnato lo Stadium: l’allenatore è il primo a compiere questa impresa in Serie A (la prima volta è accaduto mentre guidava la Lazio); anche i nerazzurri sono diventati la prima squadra a vincere almeno due volte in campionato nella casa dei bianconeri. La vittoria firmata Calhanoglu ha ridato speranza in ottica scudetto, anche se tutto dipenderà dai prossimi risultati del Milan.
Il rigore del centrocampista turco ha causato diverse discussioni: il contatto fra Morata e Dumfries ha innescato un caos che è durato più di 5 minuti. La vicenda è ormai nota: il numero 20 ha tirato due volte il penalty poiché De Ligt era già in area durante la rincorsa per il primo tentativo (che Szczesny aveva neutralizzato prima di subire gol sulla ribattuta in una mischia poco chiara).
L’episodio ha scatenato la furia dei giocatori di Allegri, ma anche di quelli di Inzaghi, che avrebbero voluto il gol messo a segno in mischia dopo il primo rigore (Irrati aveva fischiato fallo in attacco).
L’allenatore nerazzurro ha analizzato quanto accaduto a fine partita usando toni alquanto duri.
Inzaghi svela un dettaglio assurdo: ecco cos’è accaduto in passato
Juventus-Inter ha messo di fronte due squadre completamente diverse. I bianconeri hanno fatto la gara con attacchi furiosi e veementi, ma poco precisi; i nerazzurri, invece, hanno sofferto per 90 minuti sfruttando al meglio l’unica occasione avuta e mettendo in mostra una tenuta difensiva eccellente (Skriniar e D’Ambrosio sono risultati fra i migliori in campo).
Questo risultato ha messo un punto alle speranze scudetto dei bianconeri, mentre i nerazzurri hanno ruggito restando ancora in vita per la vetta della classifica.
Tuttavia, come anticipato, non sono mancate le polemiche. L’episodio del rigore ha scatenato reazioni rabbiose da parte di entrambe le squadre.
Secondo Inzaghi, infatti, il penalty non doveva essere ribattuto: “Il rigore c’era e anche il gol di Calhanoglu sulla ribattuta, non andava ripetuto”.
L’allenatore dell’Inter ha parlato anche del suo futuro, confessando di aver già ricevuto una proposta di rinnovo da parte della dirigenza: “È normale che ci sia pressione, ma io ho un contratto di due anni che la società mi ha già chiesto di prolungare. Però ho preferito aspettare la fine dell’anno”. Nessun intoppo: Inzaghi ora vuole pensare solamente al presente, ma il rapporto con i nerazzurri è destinato a proseguire e, verosimilmente, arriverà il rinnovo in estate.
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L’ex Lazio ha lanciato anche un messaggio non troppo velato ad Allegri dopo la partita: le sue parole non lasciano spazio a dubbi.
Inzaghi non usa mezzi termini: frecciata ad Allegri
Questa partita farà discutere per diverse settimane ancora, anche perché potrebbe risultare decisiva per la vittoria dello scudetto o per l’assegnazione dei posti Champions.
Come ribadito, l’episodio del rigore ha causato la rabbia di tutti, chi per un motivo e chi per un altro.
Tra i più arrabbiati, senza dubbio, c’era Massimiliano Allegri. L’allenatore juventino ha lanciato il proprio cappotto per terra con rabbia mentre urlava in faccia al IV uomo: una scena che non è passata inosservata e che, nelle ultime ore, sta circolando sui social.
L’allenatore livornese, a fine partita, non è voluto tornare sull’episodio, glissando la domanda con una risposta evasiva: “Ora non serve parlarne”. Inzaghi, invece, non ha sorvolato e ha ricordato quanto accaduto durante il match d’andata.
Durante Inter-Juventus, infatti, c’è stato un episodio analogo a parti invertite, con un rigore assegnato ai bianconeri non rispettando il protocollo VAR. Inzaghi, per la rabbia, ha lanciato per terra la propria giacca ed è stato espulso. L’allenatore interista lo ha ricordato: “C’era il gol di Calhanoglu su ribattuta, non andava ribattuto il penalty. Ma io per aver lanciato una giacca sono stato espulso, quindi me ne sono stato tranquillo e in silenzio”.
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Il riferimento al gesto di Allegri è alquanto chiaro: si è trattata di una frecciata non troppo velata.