Il Napoli vince una gara difficile contro l’Atalanta con molti assenti e poche certezze, ma non basta. Ecco cosa è accaduto dopo la gara.
Il Napoli sta vivendo un ottimo periodo di forma come dimostra la vittoria ai danni della Dea. Un risultato inaspettato che stimola gli azzurri in corsa per lo Scudetto.
Il Napoli espugna Bergamo con un netto 3-1 grazie alle reti di Insigne, Politano ed Elmas. Anche senza il suo attaccante, Osimhen, la squadra di Spalletti trova la via del gol grazie ai suoi esterni, creando tante occasioni da gol e dominando il gioco sui nerazzurri di Gasperini e trovando così la terza vittoria consecutiva.
Adesso testa al prossimo match che vede il Napoli impegnato al San Paolo contro la Fiorentina di Italiano, in corsa per un posto in Europa.
Ora gli azzurri sono a 1 punto dalla capolista Milan e mancano ancora da giocare 7 partite. Nella speranza di poter recuperare il prima possibile gli assenti di domenica Rrahmani, Di Lorenzo e Osimhen su tutti. Il Napoli ci crede a un sogno che manca in città da tantissimi anni.
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La pesante frecciatina non passa inosservata, tensioni nello spogliatoio
Prima della gara al Gewiss Stadium, il direttore sportivo del club campano, Cristiano Giuntoli, ai microfoni di Dazn aveva parlato del caso Osimhen.
Il classe ’98 che era impegnato con la sua Nigeria nella partita decisiva contro il Ghana, valida per la qualificazione al Mondiale in Qatar, si è presentato con due giorni di ritardo a Castel Volturno.
Dalle parole del direttore sportivo la situazione sembrerebbe tranquilla ma rimane il dubbio sulle sue condizioni fisiche e mentali. La mancata qualificazione e quello che è accaduto dopo la gara potrebbero aver minato la serenità del calciatore.
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Sulla questione ha voluto dire la sua anche un componente della rosa azzurra. Al termine del match di domenica, infatti, sui suoi profili social il difensore Juan Jesus ha postato una foto e riportato come didascalia: “Vince una partita complicata anche se molti non se lo aspettavano. Caso Napoli. E ora quali altri ‘casi’ possiamo inventarci?”.
Parole affilate quelle del giocatore che pone fine alla vicenda del ritardo dell’attaccante nigeriano.