La Serie A entra nel vivo, con sole otto partite da giocare, recupero esclusi, i punti in palio adesso iniziano a pesare come macigni: quello che è successo in campo però ha dell’incredibile e costerà molto caro al tecnico.
Giunti alla fase calda del campionato le possibilità di rimediare agli errori commessi si riducono sempre di più e lo scenario che si è aperto potrebbe avere del clamoroso.
Quello che si prospetta è un inaspettato reset che, a poche partite dal termine, rischia di stravolgere gli equilibri fin qui creatisi.
Nervi tesi in serie A, quello che è accaduto ha dell’incredibile
La delicatezza degli incontri nella fase finale del campionato rischia di compromettere il lavoro fin qui svolto dai singoli club. È adesso che si delineano le possibilità, per ogni squadra, di centrare gli obiettivi prefissati ad inizio stagione. La tensione per una sconfitta di troppo potrebbe quindi costare caro. È il caso della bagarre salvezza. I club coinvolti nella lotta per non retrocedere sanno benissimo che mantenere la categoria è obiettivo di vitale importanza, per questioni sportive ed economiche. Non sempre si riesce a mantenere la lucidità e gli animi si scaldano, specie se arriva una sconfitta.
È successo a Venezia, sconfitta in casa dalla Sampdoria con due enormi regali della formazione lagunare. Nel finale esplode il caso con il mister del Venezia, Paolo Zanetti, a muso duro con il suo attaccante Thomas Henry. Il giocatore francese ex Nantes ha rimediato, nel finale del match contro i blucerchiati, un giallo per proteste che gli è costato l’espulsione. Al momento dell’uscita dal campo Zanetti lo ha affrontato faccia a faccia rimproverandolo duramente. Secondo la ricostruzione dei fatti sarebbero volate parole grosse, sfiorando addirittura la rissa. A causa della squalifica Henry salterà la sfida salvezza contro lo Spezia.
Il tecnico ci è andato giù duro anche nel post partita: “In campo bisogna parlare di meno. Gli avevo detto di non farsi cacciare, il campionato non finisce certo oggi. Tutto questo è figlio della poca esperienza che abbiamo”.
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Si ragiona su un possibile esonero, nel futuro un ex Juve
Il periodo no del Venezia ha posto l’attenzione sul futuro di Paolo Zanetti. I toni accesi con il suo attaccante, le quattro sconfitte consecutive e una classifica tutt’altro che rosea mettono in discussione la posizione del tecnico. Uno stravolgimento in questa fase del campionato potrebbe avere effetti collaterali, Zanetti è in carica dal 2020 e tanti giocatori sono esplosi sotto la sua gestione. In caso di esonero la lista dei nomi è parecchio folta. Ma i tre più accreditati per raccogliere l’eredità di Zanetti sono l’esperto Claudio Ranieri, l’ex Lecce Fabio Liverani e il campione del mondo 2006 Andrea Pirlo. Al momento, quello più vicino è Fabio Liverani, libero dopo la non entusiasmante avventura al Parma.
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